Interfaccia computer-cervello secondo FacebookCatturare i segnali elettrici del cervello con sensori esterni per decodifirane il significato
Abbiamo già parlato dell'approccio "hard", collegare dei sensori all'interno del cervello per interagire con un sistema AI esterno. Facebook da tempo segue una strada "soft": usare dispositivi indossabili (es. occhiali per realtà aumentata) con sensori per raccogliere i signali elettrici del cervello. Decodificando questi segnali si possono leggere parole e frasi dal cervello in tempo reale.
Un team di scienziati dellUniversità della California, San Francisco, ha dimostrato la fattibilità di questo approccio: sono state fatte domande a risposta multipla e le persone partecipanti al test hanno risposto a voce alta. Gli elettrodi hanno registrato le attività in alcune parti del cervello associate alla comprensione e al linguaggio per trovare in tempo reale gli schemi corrispondenti a parole e frasi specifiche. Il sistema ha decodificato sia le domande che le risposte: i risultati sono stati positivi nel 61% dei casi.
Obiettivo a lungo termine è decodificare i pensieri di pazienti affetti da lesioni cerebrali con disturbi legati alla comunicazione mediante sistemi non invasivi. Non sono disponibili informazioni sulle direzioni che prenderà questo progetto e se porterà a risultati commerciali, ma Facebook ha un obiettivo molto ambizioso: decodificare 100 parole al minuto, con un vocabolario di almeno 1000 parole. |